Giovinezza, dovevi essere
pianta al sole,
ebbro canto,
sudante corsa;
pensieri che riflettono
a prime luci di saggio senno.
Dovevi essere speranza.
Fosti ferma,
come una notte bieca
come una strega
fatta pietra.
Non ti riuscirono a torcere
anni su anni di veleno.
Sei fatta ora un'ombra delittuosa
su cui i bimbi giocano
cullati dalla luna.

(La trascrizione è tratta dal volume "Asso di Picche *Veleno e amore Secondo", Arnoldo Mondadori Editore, 1974)

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