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"Tre amici": Tobino ricorda Cucchi e Magnani
"Viareggio più bella dell'Oriente"
A un romanzo di Mario Tobino il premio Veillon per l'italiano
Anni in fuga
Bandiera nera
Bandiera nera di Tobino
Candidi eroi e abisso di dannate
Due Italiani a Parigi
È passato il Natale, Il poeta Tobino
Non vorrei fare altri commenti. Vi dico la poesia che è intitolata “È passato il Natale”.
[...]Fortuna delle Libere donne
I: Dalla guerra in Africa nasce il Deserto della Libia, nel ’52. Però è vero che i libri che ti hanno valso il maggior riconoscimento della critica italiana e straniera, oltre che naturalmente del pubblico, sono state Le libere donne di Magliano e La brace dei Biassoli?
T: E’ anche vero, ma però, non so, il Premio Strega lo presi col Clandestino e il Premio Campiello lo presi con Per le antiche scale, e poi il Premio Veillon, ecco, lo presi con La brace dei Biassoli, ma mi dissero: «Volevamo premiare le Libere donne di Magliano, ma ormai è passato un anno e dobbiamo premiare questo». [...]Gli eroi di Tobino
I due toni del Clandestino
I filosofi tenebrosi di Tobino
I pazzi di Tobino
Il figlio del farmacista
Il giglio di quell’amore
Scrive Mario Tobino:
Fu un amore, amici, [...]Il giglio di quell’amore
E passarono gli anni e certo ci furono delle disillusioni, ci furono...Io comunque scrissi questo libro che si chiama Il Clandestino. È anche lungo, eh! Ma prima ci misi una poesia che dice così...era rivolta ai miei amici, vero?
[...]Il libro che mi rappresenta: “Biondo era e bello”
- Giornalista: Senti, ti faccio una domanda che di solito si fa, non è una domanda intelligente, ma comunque facciamola ugualmente. Tu hai scritto tanti libri, e non stiamo qui a ricordarli, sono stati, dal più al meno, quasi tutti libri di grande risonanza e successo. Tu dovessi farti rappresentare da un solo libro, sceglieresti?
- Tobino: In questo momento improvvisamente dico “Biondo era e bello”, cioè la vita di Dante. [...]Il medium di Petrolini
Il Paese dei marinai